Secondo fonti USA, Apple ha intenzione di affidare ai dipartimenti indiani di Foxconn, anche i dispositivi di fascia alta a partire dal 2019.
In questo modo la casa di Cupertino potrà aumentare la propria competività, evitando al contempo il pagamento dei dazi applicati dal governo indiano sull’importazione di smartphone e relativi componenti.
Apple direbbe così addio alla Cina, facendo forse una mossa politica per accontentare l’amministrazione Trump.
Gli iPhone di fascia alta, assieme a quelli della famiglia X, saranno quindi assemblati presso lo stabilimento di Sriperumbudur nello stato meridionale del Tamil Nadu.
Sempre secondo le fonti, la Foxconn investirà 25 miliardi di rupie indiane – pari a circa 310 milioni di euro – al fine di espandere lo stabilimento produttivo in base alla nuova richiesta, generando così fno a 25.000 nuovi posti di lavoro.
Le notizie sono solo dei rumor e non ci sono ancora conferme dalle due compagnie.
Sembra però che la mossa sia molto probabile date le problematiche che Apple sta vivendo con il suo storico mercato cinese, oltre alla necessità di una produzione a basso costo e di conquistare quel mercato indiano che pare davvero capace di trainare il mondo smartphone.
L’India è infatti uno dei mercati più appetibili per le grandi compagnie tech, l’inserimento dei dazi sui prodotti stranieri spingerebbe così la produzione direttamente all’interno del paese. Elemento che sarebbe un vero trionfo per il governo indiano che di mostrerebbe così il successo delle sue politiche di tassazione sulla produzione extraindiana.
Un grande cambiamento che andrebbe a legare Apple e India in modo indissolubile, mostrando ancora una volta la vena hi tech del paese, una delle economie più potenti del pianeta.
Si attendono a questo punto le dichiarazioni ufficiali, e soprattutto il punto di vista del governo USA sull’eventuale mossa che sposterebbe sì il focus dalla cina, ma non lo riporterebbe comunque in patria.