L’annuncio di Microsoft delle CPU compatibili con Windows 11 ha creato un po’ di subbuglio.
Nella lista erano infatti presenti solo CPU Intel Core di ottava generazione, chip AMD Ryzen di seconda generazione o più recenti e una manciata di processori Qualcomm.
Per fortuna, la compagnia si è corretta, decidendo di aggiungere alcuni processori Intel Core di settima generazione all’elenco delle CPU compatibili.
Troviamo quindi gli Intel Core serie X di settima generazione, assieme alla serie W Xeon.
Tra i processori è apparso anche l’Intel Core i7-7820HQ.
Rimangono comunque forti dubbi sulla compatibilità della piattaforma, che potrebbe costringere a un salto generazionale, o a rimanere con una vecchia versione di Windows, gli utenti con Pc più datati.
L’arrivo di Windows 11 è molto atteso, non mancano però dei dubbi proprio sulla compatibilità.
Inoltre, si pensava a una Os snello e veloce, capace di migliorare anche le macchine del passato. A questo punto, la sensazione è che, almeno nelle prime build, il nuovo sistema operativo possa essere ben più pesante di quanto ci aspettavamo.
Niente vieta che la questione possa risolversi, sembra però che Microsoft abbia progettato il nuovo Windows con in mente PC abbastanza moderni e potenti.
Una mossa strana, considerando l’occhio alle macchine del passato che la compagnia ha sempre tenuto.
Basti pensare alla cura con cui la divisione X Box, mantiene i suoi software permettendo di giocare anche a titoli molto datati, oltre che di sfruttare al massimo anche le console di vecchia generazione.
Questa scelta fatta per Windows 11, potrebbe penalizzare l’utenza. Resta comunque la possibilità di non installare il nuovo Windows, risolvendo il problema alla radice.
Windows 10 rimane infatti un sistema operativo eccellente e lo utilizzeremo ancora per diversi anni. Stessa cosa vale per Windows 8, ancora molto prestante per le macchine che lo montano nativamente, e capace di far funzionare meglio anche PC più datati.