Zelda: Breath of the Wild 2 è stato uno degli annunci che ha portato Nintendo a conquistare l’E3 2019.
Inaspettato e travolgente, il trailer del gioco ha fatto saltare sulla sedia gli appassionati, promettendo, si spera in tempi non epocali, il ritorno di un concept e di un titolo che ha totalizzato un numero di vendite impressionanti, oltre ad ottenere risultati folli per quanto riguarda la critica internazionale.
Breath of The Wild 2 sarà un vero e proprio seguito che racconterà le vicende successive alla liberazione del castello di Hyrule che, a quanto pare, nasconde un male ancora più terribile.
Il gioco, dalle parole dei suoi sviluppatori, avà un tono estremamente più adulto e più dark e ci porterà di nuovo a esplorare quella Hyrule post-calamità Ganon che abbiamo amato nel primo capitolo.
Non mancheranno all’appello nuove città, nuove storie e nuovi personaggi.
Il motore sarà quello originale, arricchito però da nuove meccaniche e interazioni.
Eiji Aonuma ha spiegato il perché di questa decisione.
La saga di Zelda ha visto infatti pochissimi sequel; ogni Zelda è di solito un titolo totalmente nuovo, sconnesso dai precedenti.
La decisione di creare un franchise con tanto di sequel è quindi molto interessante e capitata solo raramente, con capolavori come Ocarina of Time e il seguito Majora’s Mark.
“Quando abbiamo pubblicato il DLC di The Legend of Zelda: Breath of the Wild ci siamo resi conto che si trattava di un’ottima maniera per aggiungere nuovi elementi a quello stesso mondo”, spiega Aonuma.
“Quando tuttavia abbiamo capito di voler introdurre cambiamenti più sostanziali, la strada dei DLC non era più sufficiente: è per questo che è stata presa in considerazione l’idea di realizzare un vero e proprio sequel.”
“Inizialmente stavamo ragionando semplicemente su nuove idee per i DLC, ma quando sono diventate troppe ce ne siamo resi conto e abbiamo capito che era necessario realizzare un nuovo gioco da zero.”